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Il Sm95c
è la semi-riproduzione dell'aereo Savoia Marchetti 95c; uno dei
primi aerei utilizzati per voli di linea dall'Alitalia dal 1947 al 1951.
Il modello è costruito per la maggior parte in depron e polistirolo (EPP) per le parti più difficili (muso e gondole motori). Ovviamente non mancano balsa e compensato nei punti di maggiore sollecitazione (longheroni, carrello, ecc.). I dati principali del modello sono: AA: 2200 mm Lunghezza: 1606 mm Superficie alare: 59,2 dm² Carico alare: 35,5 g/dm² Peso con 8 celle da 1650 mAh: 2310 g Motorizzazione: 4 Power 400 in diretta Elica: GWS 7 x 3,5 Data collaudo: 28/8/2003 (primo collaudo versione con piano orizzontale originale) |
Il profilo alare adottato è un biconvesso asimmetrico NACA 2418 alla radice e NACA 2412 all'estremità. L'ala è in struttura classica con cassone in balsa con centine e rivestimento in depron. Qui sopra vediamo un dettaglio della semiala sinistra in costruzione. |
Le gondole motore sono ricavate da EPP ed opportunamente sagomate. Qui sopra vediamo i pezzi (prima dell'assemblaggio) di una gondola interna. |
Nell'immagine un dettaglio del motore già incollato in posizione. |
Il modello è stato motorizzato con 4 motori Jamara 400 7,2 V collegati in parallelo e comandati da un unico regolatore che sopporta fino a 50 A continui. L'alimentazione è fornita da un gruppo di 8 celle Sanyo 4/5 da 1650 mAh che consentono un'autonomia di circa 4 minuti. Il gruppo propulsure viene invece alimentato da 8 celle Sanyo NiMh da 3300 mAh, l'autonomia sale a circa 8 minuti. |
Un'altra vista ravvicinata del modello. |
Per alimentare la ricevente, i 7 servi e l'impianto luci è stato utilizzato un pacco composto da 4 celle NiCd Sanyo da 500 mAh. Nell'immagine un dettaglio del "faro" (una normale lampadina da 2,5 V) e l'alloggiamento di un servo nella semiala destra prima dell'incollaggio del rivestimento inferiore. |
Qui sopra una vista da sotto della semiala destra.Si noti in alto il flap a spacco. |
Qui vediamo il piano orizzontale ad un punto avanzato della costruzione. |
Per l'incollaggio dei rivestimenti delle seperfici si è fatto uso sia di spilli che di pesi (sacchetti di plastica riempiti da pallini di piombo). |
Il piano orizzontale durente l'incollaggio alla fusoliera. |
Dopo il primo volo di collaudo si è evidenziato un discreto problema di instabilità longitudinale la cui causa è stata individuata nella esigua superficie del piano orizzontale di coda. E' stata quindi aumentata di circa un 35% la superficie di quest'ultimo (vediamo un dettaglio del piano ingrandito nell'immagine sopra) aumentando sensibilmente la stabilità del modello in volo. |
Un dettaglio del timone in costruzione. |
Il timone praticamente terminato con il servo già in sede. |
Qui vediamo la struttura della fusoliera sullo scaletto di costruzione quando mancano ancora da incollari i fianchi e il dorso. |
Nell'immagine soprastante possiamo osservare un dettaglio del carrello anteriore. |
L'aereo già ad un buon punto di realizzazione. Le semiali sono unite tra di loro mediante una baionetta in carbonio dal diametro di 8 mm. |
Una vista frontale del modello in cui si nota il sensibile diedro alare. |
Una vista di fianco del modello; si notano bene i finestrini realizzati in pvc trasparente (ricavato dalle confezioni di taluni articoli venduti nei supermercati). |
Per concludere una vista del modello in volo con i flap abbassati pilotato dal bravissimo Marco Benincasa. |
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