Il Piper cub
è una riproduzione del famoso aereo da turismo. La costruzione è
quasi esclusivamente in depron con qualche aggiunta di balsa e compensato.
Nell'immagine sopra lo vediamo ripreso nel campo di volo del PAV a Preganziol;
sullo sfondo il cascinale e la tettoia che ci ospitano.
I dati principali del modello sono: AA: 1200 mm Lunghezza: 845 mm Superficie alare: 23,1 dm² Carico alare: 22,8 g/dm² Peso con 7 celle da 600 mAh: 527 g (in assetto di volo) Motorizzazione: Speed 400 in diretta Elica: APC 7 x 3 Data collaudo: 10/11/2002 |
Il modello motorizzato con uno speed 400 in diretta è sufficientemente veloce e nel volo molto realistico, riducendo la potenza consente un volo lento in sicurezza grazie alle buone doti del profilo GOE 188 adottato. L'ala è costruita completamente in depron senza l'utilizzo di centine: a dare il profilo esattamente piano convesso sono due longheroni, a tutta apertura, in balsa da 6 e 3 mm di spessore. Le semiali alle estremità sono rastremate "verso il basso" come avviene nell'aereo originale. |
In questa vista da sotto si nota che il Piper Cub è stato costruito quasi completamente aperto nella parte inferiore, e questo per praticità di accesso ai componenti visto che il modello vuole essere un facile e spartano trainer. Il carrello è costruito con due tondini di acciaio da 1,8 mm (l'anteriore) e da 1,5 mm (il posteriore) fissati con viti ad una basetta in compensato di pioppo. Il gruppo motore, regolatore e batterie sono fissati ad una basetta di compensato di pioppo rinforzata ed estraibile semplicemente svitando 4 viti autofilettanti. La ricevente è fissata con velcro alla fusoliera. Nella foto si intravede anche un accorgimento utile per accorciare le antenne... troppo lunghe: in sostanza si tratta di avvolgere in bobina circa 20 cm di filo a partire da circa 5 cm dall'uscita della ricevente. Questo accorgimento riduce di poco la portata di controllo del modello. |
Nell'immagine sopra si osserva la parte inferiore dell'ala nella parte centrale. Il servo è unico per gli alettoni e le due astine di comando, in acciaio da 1 mm, fuoriescono dalla fusoliera (quando l'ala è in sede) tramite due piccole feritoie fatte nelle fiancate della fusoliera. Gli alettoni sono in balsa da 6 mm sagomata in modo da ottenere il bordo di uscita sottile. Gli alettoni sono incernierati con nastro adesivo sia sopra (per tutta la lunghezza) che in tre-quattro punti di rinforzo nella parte inferiore. Se volete potete scaricare il progetto del modello in formato cad andando nella sezione "download". |
Nell'immagine soprastante si notano appunto le due feritoie per il passaggio delle astine di comando degli alettoni e la piastrina di compensato dove è incollato e agganciato il dado per il fissaggio dell'ala. Quasi in corrispondenza del bordo di uscita è stato utilizzato un pernetto (stuzzicadenti) che si infila in un foro corrispondente nell'ala in modo da impedire la rotazione dell'ala. |
Nella foto soprastante vedete il sistema che preferisco per i comandi di coda: servi alloggiati vicini alle superfici mobili. Ottengo così semplicità ed efficienza con precisione massima.. |
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